giovedì 30 maggio 2013

Uno sguardo dall'alto


Gli skyline hanno qualcosa di emozionante, di unico… danno una visione “d’insieme”, per questo tolgono il fiato, perché, pare, non lasciano spazio alla trascuratezza… ma forse non è proprio così, si può certo dire che il particolare è sostanzialmente quello che fa la differenza…
Non è trascurare una parte ma porre l’accento oltremodo su quella più potenziale!
Stupitevi perché alla base di questo sguardo dall’alto vi è appunto il sapersi stupire, pretenderlo da sé stesse.
Iniziamo, quindi, niente lacrime, sono noiose e non spendibili in questo ambito, poi ragazze questo mascara scialacquato sulle rosee gote è veramente dark, sfiora il trash… lasciamo davvero perdere…
Ora il pensiero razionale deve essere uno in questo momento così delicato… la percentuale di incidenza dei capelli sulla superficie dell’intero corpo non può superare il 15% (e sono stata ottimista considerando le chiome fluenti), peraltro per le stangone con stacco coscia massiccio pure molto meno – quindi perdonatemi ma ancor più NON siete autorizzate a trascendere!
Di conseguenza lo spazio per il dramma deve necessariamente essere commisurato a questo… qualche smorfia è concessa, poi armi, nastri, perline e fantasia… tolto il capello spunta… il foulard!
Non serve pensarsi con qualche triste copricapo, ci sono tessuti fantastici davvero “chip&chic”, e creare è divertente, ammirarvi poi … di grande soddisfazione.
L’alternativa poi è un capello Barbie che dona quel look un po’ Lady Gaga, tra la trasgressione ed il trasformismo…
A voi la scelta… vediamo un po’… qualche idea… per iniziare… ma non dimenticate mai che la sofferenza ha un valore altissimo, è sentimento che pervade, attraversa, quasi santifica ma non può essere sprecata per un cambiamento estetico, che seppur delicato ed importante, resta tale… la bellezza è dentro, le donne con il cancro sviluppano una dolcezza radiosa, manifesta… pensate a questo: siete autrici di voi stesse, per farlo è necessario definirsi, questo è uno dei tanti momenti!



ovviamente l'ispirazione esclude il finale capello, basterà una semplicissima cucitura per rendere "very glamour" il vostro nuovissimo personale chapeau!

martedì 28 maggio 2013

L'aVenere rosa fucsia




L’aVenere, l’antibellezza, l’antifemminilità, è così che ci si sente quando si ha il cancro, quando si vive l’inferno di interventi chirurgici devastanti, di chemioterapie atroci che ti tolgono tutto.
Esiste un modo ironico, possibile, reale di inventarsi, di sentirsi belle, in una luce rosa fucsia appunto, anche per chi crede che la bellezza sia argomento frivolo per chi lotta contro una malattia tanto spietata, ma è possibile essere belle, piene di coraggio, forti… e perché no vincere il cancro anche così, con un sorriso. Se ci si chiede chi è la donna con il cancro, è la mamma all’uscita da scuola a prendere il suo bambino, la casalinga al supermercato, la donna manager, l’infermiera del reparto di ginecologia … siamo tante di noi, sono io, e ti trovi a pensare che quel fottutissimo male non può portarti via tutto, e sei costretta a considerare la tua vita, il tuo essere donna in modo diverso.
E così perdi i capelli, hai dolori ovunque, la tua sessualità è completamente stravolta… ma chissenefrega, non lasciare che quel piccolo bastardo abbia la meglio su di te, la tua testa è più forte, la tua volontà e la tua ironia vincenti…
Perdi i capelli? Perfetto, abbiamo risolto il problema delle doppie punte … che non è trascurabile…
Ti tolgono il seno? Perfetto, c’è più spazio per il cuore
Niente è più forte di un gran sorriso … ci troveremo qui, a scrivere, commentare, cucinare, cucire, preparare decotti e maschere di bellezza, immaginare viaggi lontani e vicini con un nuovo beautycase stracarico di medicine… moderne!
E perché no parleremo di bellezza,(non diventeremo troppo gnocche?) di libri, di emozioni … (magari pure di sesso, che è  come uno chanel, va sempre su tutto!) ci ricorderemo di quanto la passione per la vita, per le scarpe, per essere donna non sarà sopita da tumore alcuno…